Avere vent’anni ed essere un Haitiano in Repubblica Dominicana, significa essere un immigrato irregolare e, nella maggior parte dei casi, vivere in un batey e tagliare la canna da zucchero per tutta la vita, guadagnando 5 euro al giorno per otto ore di lavoro sotto il sole.

I batey sono dei piccoli villaggi di case in mattoni o lamiera, di proprietà delle stesse compagnie che possiedono i campi di canna.

Questi sono prevalentemente costruiti all’interno dei campi, letteralmente circondati dalla canna, sono nascosti alla vista, in molti casi non hanno nè acqua corrente nè elettricità, e se la hanno, viene fornita dai generatori diesel installati dalle compagnie e da pozzi di fortuna che non forniscono un prodotto potabile, ovviamente.

All’interno dei batey sono presenti solitamente, un piccolo negozio di alimentari e un bar, anch’essi di proprietà delle compagnie, che recuperano i pochi euro pagati ai lavoratori, vendendo loro cibo ed alcol attraverso queste attività.

Ci sono però casi più “fortunati”, di ragazzi che hanno imparato a coltivare la terra, un mestiere più profittevole del taglio della canna, perchè richiede un minimo di conoscenza dei tempi di coltivazione e delle tecniche, anzichè la mera capacità di usare un machete.

Nel batey Lichi Lichima, a poco più di 20 Km dalle stupende spiagge di Bayahibe vive Dorsen, un ragazzo haitiano di 22 anni. La sua è una situazione particolare, vive in un batey di tagliatori di canna, ma lavora come agricoltore.

Suo padre è il “capo” del batey, e gli è stato permesso dalla compagnia di dare in utilizzo una “stanza” a suo figlio, per poterlo avere vicino. In Repubblica Dominicana, molti possidenti terrieri utilizzano manodopera Haitiana per coltivare i propri campi, in particolare Dorsen lavora per diversi possidenti, alcuni dei quali lo pagano a giornata mentre altri gli danno in gestione la terra ed è lui a ripagarli con parte del raccolto.

Se un tagliatore di canna da zucchero guadagna in media 350 pesos al giorno, pari a 5 dollari, un agricoltore può guadagnare fino a 1000 pesos al giorno come bracciante, equivalenti a circa 15 dollari o, in caso di vendita del raccolto del campo avuto in gestione i guadagni possono essere anche più importanti.

Dorsen è uno dei migliaia di Haitiani che valicano il muro ogni giorno alla ricerca di fortuna nella Repubblica Dominicana.

La politica di “immigrazione zero”, voluta dal Presidente Abinander dal 2018,  ha azzerato le possiblità di regolarizzazione dei migranti Haitiani.

Anche chi come Dorsen è entrato in Repubblica Dominicana con un visto lavorativo di 3 mesi, non potendolo più rinnovare alla scadenza, diventa automaticamente un irregolare destinato nel migliore dei casi a lavorare nei campi e vivere nel batey nel costante timore di essere deportato ad Haiti.

Orario apertura

Lunedì

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Martedì

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Mercoledì

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Giovedì

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Venerdì

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Sabato

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Domenica

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Dal 24 Aprile 2025 al 8 Giugno 2025 - Vernissage 24 Aprile 2025 Ore 16.

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

DRIP COFFEE LAB - Via Francesco Crispi, 3/f, 42121 Reggio Emilia RE

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