Un processo di trasformazione percettiva in cui l’immagine si riconfigura continuamente, oscillando tra registrazione e traslazione algoritmica. Il confine tra realtà e astrazione si dissolve, lasciando emergere strutture instabili, frammenti ricomposti e geometrie mutevoli.
Il progetto indaga la relazione tra spazio, percezione e identità attraverso la scomposizione e la ricostruzione dell’immagine. La fotografia, punto di partenza tangibile, viene sottoposta a variazioni tecniche che ne alterano la struttura, traducendola in un sistema di linee, vertici e superfici in divenire.
Fotografia e video si intrecciano in una ricerca che sovrappone documentazione e destrutturazione. Lo spazio si articola come una dimensione fluida e instabile, in cui la forma si ridefinisce costantemente, sospesa tra memoria e mutazione.
1 – Intersezioni Oblique
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La prima serie di due fotografie esplora la relazione tra la stabilità e l’incertezza, tra la permanenza e il transitorio.
Le immagini racchiudono il senso di uno spazio che esiste nel fragile equilibrio tra il passato e il presente, tra ciò che è ancorato e ciò che è alla deriva. Il concetto di attraversamento si manifesta in forme che evocano il legame tra memoria e possibilità, tra presenza e distacco.
La composizione visiva si articola tra volumi imponenti e elementi minimi, sottolineando il contrasto tra l’immensità dell’ignoto e la fragilità dell’esperienza individuale.
2 – Variazioni Tangenti
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Questa serie esplora l’instabilità delle forme e delle superfici attraverso un’interazione tra registrazione e decostruzione spaziale.
Scatti di momenti di vita familiare vengono sottoposti a processi di scomposizione tecnica, in cui l’immagine si disgrega in vertici e linee, articolandosi in una struttura tridimensionale instabile. L’architettura visiva si frattura e si riconfigura, dissolvendo i contorni della rappresentazione in un sistema di coordinate mutevoli.
L’ordine figurativo si spezza, lasciando emergere una rete di connessioni geometriche che trasforma la materia dell’immagine in una costruzione provvisoria, oscillante tra il dato reale e la sua traslazione algoritmica.
3 – A/V – Ven
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Il video, che integra il progetto, si sviluppa a partire da un audio originale ricomposto attraverso il sound design.
Il suono non è solo un complemento, ma un’estensione del visivo: un flusso che amplifica la sensazione di sospensione e connessione, creando un dialogo tra ciò che si vede e ciò che si ascolta. La fusione di immagine e suono invita a un’esperienza sensoriale completa, dove ogni elemento diventa parte di un racconto condiviso.