Fin dai tempi più antichi, ai numeri è stato attribuito un significato arcano, oltre al loro valore quantitativo. Il 20 è simbolo di cambiamento, di una soglia tra ciò che si è stati e ciò che si sta per diventare. In numerologia, il 20 può assumere una connotazione ambigua: da una parte rappresenta una rinascita, dall’altra una decisione affrettata.

I vent’anni sono l’età delle possibilità e delle incertezze, del desiderio di controllo e della paura di perdersi. Eppure, questa soglia è segnata da un senso di smarrimento. Negli ultimi 20 anni, l’Italia ha perso oltre il 21% della popolazione giovanile (ISTAT 2024). Un numero che racconta di un vuoto crescente, di opportunità che sfumano e di giovani che faticano a trovare il proprio spazio. Solo un elettore su 20 ha meno di 35 anni, e le loro voci rischiano di spegnersi ai margini del dibattito.

VENTI! è un racconto fotografico che intreccia ritratti, parole e immagini simboliche. Accanto ai volti di ragazzi e ragazze di 20 anni – essenziali e diretti – compaiono still life di fiori: forme fragili e vitali, anch’esse segnate da una sfocatura del 20%. I fiori, con la loro bellezza transitoria e il loro continuo ciclo di crescita e trasformazione, diventano metafora dell’identità giovanile: qualcosa che sboccia, cambia, si piega, si dissolve e rinasce.

Il 20% sfocato – nei volti e nei fiori – suggerisce un movimento, un’instabilità, una porzione di realtà che ancora sfugge, che non si riesce a mettere a fuoco. Anche le parole che accompagnano i soggetti – sogni, paure, aspettative – appaiono sospese, frammenti di un’identità in trasformazione.

VENTI! è un’indagine visiva che non offre risposte, ma resta nelle domande: “Cosa vediamo – e cosa non riusciamo a vedere – dei ventenni di oggi?” E poi: “I ventenni di oggi, cosa riescono a intravedere del loro domani?”


Arianna Lerussi (Udine, 1986), è un’artista visiva, laureata al DAMS di Bologna e diplomata successivamente in Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.  La sua passione per la fotografia non si limita alla composizione delle immagini, ma si estende anche al modo in cui queste vengono osservate e comprese, mettendo in luce la dimensione personale e soggettiva dello sguardo.  Tra i suoi progetti più significativi: “Bellemilia“, un viaggio fotografico attraverso la provincia emiliana, esplorando non-luoghi e paesaggi anonimi con uno sguardo malinconico; e “Altrove“, un diario visivo dei giorni del lockdown, che mescola immagini digitali/analogiche e testi per esplorare il tema della solitudine e dell’assenza durante il periodo di isolamento forzato. Arianna porta il suo sguardo in un mondo meta-narrativo, dove ogni immagine riflette un ordine primordiale, capace di attribuire significato anche ai minimi dettagli. Nel suo universo, che va ben oltre l’ovvio, Arianna ti porta con estrema semplicità: tra i vari strati di senso di ogni foto si cammina bene, senza inciampi.


Il progetto fotografico è curato da Maurizio Mantovi in collaborazione con Mat.lab

Orario apertura

Lunedì

CHIUSO

Martedì

CHIUSO

Mercoledì

CHIUSO

Giovedì

CHIUSO

Venerdì

10.00-20.00

Sabato

10.00-20.00

Domenica

10.00-20.00

La mostra resterà aperta dal 26 aprile all'8 giugno. Gli orari del weekend inaugurale sono: 26.04 // 10.00-12.30 e 15.30-19.00 27.04 // INAUGURAZIONE ORE 18.00. In occasione della notte OFF sabato 3 maggio l'orario di apertura è 9.30-23.00

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

Mat. lab, Via S. Filippo, 27, 42121 Reggio nell'Emilia RE

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