Questo progetto fotografico nasce con l’intento di esplorare e rappresentare visivamente le emozioni che accompagnano l’inizio e la fine di una relazione di coppia. Vuole essere un viaggio attraverso i due poli opposti dell’esperienza amorosa, mostrando come l’amore possa essere fonte di immensa gioia ma anche di profondo dolore.
Il set è stato ideologicamente suddiviso in due parti, ognuna delle quali esprime sentimenti ed emozioni contrastanti.
Prima parte: l’inizio
Nella prima serie di scatti, viene rappresentato l’entusiasmo e la dolcezza che caratterizzano l’inizio di una relazione. La protagonista, tornando a casa dopo un primo appuntamento, stringe forte a sé un mazzo di fiori ricevuti dalla sua dolce metà. Attraverso la sua espressione e il gesto di protezione verso i fiori, si evince un legame appena nato ma già intenso, pieno d’amore e di speranze per il futuro.
Seconda parte: la fine
La narrazione visiva cambia radicalmente nella seconda serie di scatti, dove emergono le emozioni opposte che seguono la fine di una relazione: tristezza, delusione e rabbia prendono il sopravvento. I fiori, simbolo dell’amore appena nato nella prima parte, sono ora distrutti, un chiaro segno del dolore e della rottura. Anche il trucco della protagonista è volutamente sporcato, per simulare le lacrime e sottolineare la realtà emotiva di questo momento.
Grazie alla collaborazione di Teresa Lombardi, che ha curato il trucco, e di Miriana Resta, la cui espressività e le pose hanno dato vita alle emozioni rappresentate, è stato possibile creare un racconto visivo autentico e coinvolgente.
Il progetto si colloca perfettamente in linea con il tema della mostra di Fotografia Europea, “Avere vent’anni” , poiché esplora la parte più emotiva delle coppie di questa generazione, fatta di relazioni che nascono e finiscono, riflettendo il tumulto e l’intensità di questo periodo della vita.