L’esplorazione dello spazio e del tempo è il filo conduttore delle riflessioni racchiuse in questa mostra. Attraverso la fotografia e la narrazione, si indaga il legame profondo con le proprie radici, l’identità e la memoria, ma anche l’apertura verso ciò che verrà. Ogni spostamento è una ricerca: di sé stessi, del senso di appartenenza, del cambiamento che trasforma i luoghi e le persone, lasciando dietro di sé tracce talvolta riconoscibili, talvolta inaspettate.

L’Albania, la Sicilia, il paesaggio rurale, i paesaggi dell’infanzia diventano specchi di un’identità in continua evoluzione, sospesa tra la nostalgia del passato e la voglia di comprendere cosa riserva il futuro. Ritornare in questi luoghi significa riscoprirne la bellezza e le tradizioni, ma anche confrontarsi con la loro metamorfosi, con la sensazione che il tempo non cancelli, ma trasformi. È un viaggio tra certezze e domande aperte, tra il desiderio di ritrovare ciò che è stato e la curiosità per ciò che potrà essere.

La ricerca non si limita al mondo fisico, ma si estende all’ignoto, verso un orizzonte ancora da esplorare, tra possibilità e intuizioni. Così come l’astronauta guarda allo spazio con meraviglia, il fotografo si interroga sul proprio ruolo nel tempo, sulla memoria che evolve, sull’identità che si ridefinisce. L’atto di fotografare diventa un modo di interpretare la realtà,di  riflettere sul passato e di trasformare il quotidiano in qualcosa di magico e simbolico, immaginare nuove traiettorie, nuovi significati.

La memoria collettiva e la cultura popolare emergono come punti di riferimento, ma anche come territori vivi e mutevoli: le tradizioni di un piccolo paese siciliano, la ruralità che si intreccia con il presente, le parole dell’infanzia che risuonano in un contesto in continua trasformazione. La fotografia si fa archivio e specchio di questa evoluzione, un ponte tra passato e presente, tra radici e orizzonti ancora sconosciuti.

In questa continua esplorazione, il bisogno di appartenenza si intreccia con il desiderio di scoprire chi siamo e chi potremmo diventare. La fotografia diventa il mezzo per attraversare epoche, culture e dimensioni, alla ricerca di un senso più ampio, capace di superare i confini del visibile e di indagare nuove prospettive.

Autori in mostra:

Ester Bartolini
Paolo Buatti
Danilo Currò
Pietro Fazzini
Aurora Montecucco
Elena Neviana
Francesca Procopio
Anna Ratajczyk
Amina Stella Steiner

A cura di Baerbel Reinhard e Giuseppe Toscano

Orario apertura

Lunedì

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Martedì

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Mercoledì

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Giovedì

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Venerdì

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Sabato

10 - 13 / 15 - 19

Domenica

10 - 13 / 15 - 19

Mostra aperta dal 26 Aprile al 25 Maggio 2025

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

Ex sede ACI, Via Angelo Secchi, 42121 Reggio Emilia

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