“Come sagome evanescenti e fugaci i soggetti ritratti da Leonardo Magnanini emergono dai chiaroscuri generati dalla pellicola di una Kiev 6C. Bagnanti, un lembo di terra costiera, un’imbarcazione, due anime intrecciate da tempo – un ritratto ed un autoritratto – granelli di sabbia che sembrano scivolare dal rullino di questo canto d’estate.
L’uso della fotografia analogica – che volutamente viene lasciata alla luce in modo da “bruciare” a tratti l’emulsione del rullino, complice anche la stessa acqua marina – conferisce a ciascuno scatto un sapore nostalgico, a tratti onirico. Tale scelta stilistica non si limita a rendere l’immagine più intensa, ma diventa parte integrante della cronaca visiva.
L’atto fotografico nella pratica dell’autore è impressione di un momento, di un’emozione, di uno sguardo; una narrazione di eventi da segnare nella memoria affinchè possa essere preservata dallo scorrere inesorabile dei giorni. Si delinea così, elegante e discreta, la trama di una storia capace di risuonare nel tempo, dettata da attimi di delicata quotidianità, all’interno dei quali è facile identificarsi, perdersi, ritrovarsi.”
Giulia Pelosi Bonini
BIO
Leonardo Magnanini nasce a Reggio Emilia nel 1998. Alla professione di ingegnere affianca la passione pluriennale per il medium fotografico; il focus della sua ricerca verte tanto sul ritratto a colori e in b&w quanto sullo sviluppo di progetti legati al paesaggio.