“Siamo sempre sul punto di diventare.”
— Anaïs Nin

Esistere significa essere in continuo mutamento, sospesi tra ciò che siamo stati e ciò che potremmo diventare.
Ogni soglia attraversata ci trasforma, lasciandoci intravedere possibilità nuove e incerte.
A vent’anni questa tensione diventa esperienza quotidiana: il passato è ancora vicino, ma non più abitabile, mentre il futuro si apre vasto davanti.

Cosa significa quindi essere oggi sul punto di diventare?

Partendo da questa domanda ho sviluppato “Sulla soglia”.
Attraverso la storia di Ilaria, una ragazza di 19 anni che incarna il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, la narrazione visiva esplora questa peculiare condizione liminale.
ll suo percorso diventa specchio di una generazione che si muove tra aspettative e incertezze, tra il bisogno di radicarsi e il desiderio di perdersi per ritrovarsi.
La fotografia si fa strumento di indagine su questa soglia di trasformazione, raccontando il contrasto tra spazi intimi e orizzonti sconfinati, tra la sicurezza della casa e l’attrazione per l’ignoto. 

I ritratti si mescolano a frammenti di scrittura diaristica, dettagli simbolici e visioni oniriche, componendo un mosaico emotivo in costante mutazione.
In questo spazio intermedio, il tempo sembra accelerare e rarefarsi simultaneamente: è l’età delle scelte, dei vuoti improvvisi, delle paure che si fanno tangibili e della libertà che, a volte, pesa più di quanto ci si aspetti.

“Sulla soglia” si propone di esplorare la vulnerabilità e la forza di un’età che esita e si slancia, che si lascia attraversare dal tempo senza mai smettere di cercare.

Appendice
di Giulia Zaccariello, giornalista.

In bilico tra fascino e paura, tra ciò che si vuole e ciò che si può fare per trovare la strada per la felicità.
Avere vent’anni in Italia significa muoversi in un Paese che fatica a riconoscerti, che ti ingabbia nell’etichetta di fannullone o mammone, che ti lascia Sulla soglia a osservare il futuro come un oceano buio, dove nuotare o galleggiare.

La realtà sociale ed economica influisce sulle aspirazioni delle nuove generazioni, sui loro sogni e sul sentimento con cui si affacciano all’età adulta.

Gli studi dicono che oggi in Italia i ragazzi sono più ansiosi e preoccupati del futuro in confronto al passato.
Secondo l’Istat, sono aumentati coloro che hanno paura del domani: più di uno su tre, dicono le statistiche. Sentimento che vale soprattutto per le ragazze, più angosciate dei coetanei maschi.

Sono invece sempre meno i giovani che si dicono affascinati per quello che verrà: meno del 40%, un numero in calo. Pesano le condizioni economiche della propria famiglia: è più spaventato chi viene da contesti svantaggiati, quello che vede intorno a sé non lo rassicura.

Spesso c’è un muro che separa l’ambizione dalla realizzazione, e pochissimi strumenti per abbatterlo. In Italia il tasso di disoccupazione giovanile è al 19,4%, tra i più alti in Europa.
Chi si affaccia al mondo del lavoro va incontro a stage non retribuiti, contratti precari o in nero, e salari bassi che non permettono di trovare l’indipendenza economica.
Potersi permettere una casa è quasi inimmaginabile prima dei 30 anni.

È anche per questo che i ventenni rivolgono lo sguardo altrove. Anche qui i numeri: il 34% di loro immagina la propria vita da adulto all’estero.
Hanno l’esempio di quelli che sono già andati via, e sono tantissimi: dal 2011 al 2023, 550mila giovani sono espatriati, in gran parte laureati. Quasi come l’intera città di Genova.

Tutto questo ha cambiato la considerazione che le nuove generazioni hanno della politica. Sono disillusi: solo il 31,6% ha fiducia nei partiti, secondo l’Osservatorio giovani dell’istituto Toniolo.
Credono di più nell’Unione europea, nella scuola e nella ricerca scientifica (74%).
E sono tutt’altro che disinteressati alla realtà e a ciò che accade intorno a loro. Anzi, cercano e creano nuovi spazi di partecipazione.
Rispetto alle generazioni precedenti sono più sensibili ad alcuni temi, come quelli dei diritti, della salute mentale, dell’autodeterminazione, della sostenibilità ambientale e dei cambiamenti climatici.
E se è vero che sono iperconnessi e più individualisti, è altrettanto vero che hanno il desiderio di costruire insieme agli altri.
La maggioranza, poco meno del 75%, pensa che da adulto vivrà in coppia. E 7 su 10 pensano al matrimonio per formare una famiglia.

Vent’anni, così uguali e così diversi da quelli dei loro genitori. Tra il mare e il cielo, è l’età inquieta. Che sembra eterna, e invece dura il tempo di un respiro. Di uno scatto.

Orario apertura

Lunedì

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Martedì

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Mercoledì

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Giovedì

24 Aprile > 19:00-22:00

Venerdì

25 Aprile > 11:00/13:00 - 15:00/22:00

Sabato

26 Aprile > 11:00/13:00 - 15:00/22:00

Domenica

27 Aprile > 11:00/13:00 - 15:00/20:00

Dal 24 al 27 aprile 2025 come da orari su calendario. La mostra è visitabile su appuntamento fino al 4 Maggio.

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

Bruno Cattani Photography Via Luciano Fornaciari, 11/E, 42121 Reggio nell'Emilia

Telefono
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