In mostra 8 ritratti di vite.
Durante la crescita, nel periodo più o meno lungo tra la giovinezza e la maturità, si delinea il profilo di un
soggetto inteso come forma naturale, come portamento. Questa forma è solo idealmente connaturata al
singolo individuo poiché vivendo in società complesse, in continua interazione con i propri simili è
subordinata ad una lotta per la conquista del proprio spazio vitale. Nella giovinezza, tutto si delinea
seguendo tropismi e ritmi, espressione delle informazioni genetiche della specie e dei condizionamenti
ambientali. Il risultato finale sarà in relazione agli interventi antropici che forgeranno l’architettura, la
struttura e il carattere dell’individuo adulto. A vent’anni si sa, il tempo è sottile.
(Spiegazione progetto: il progetto, già a partire dal titolo, gioca un pò sul doppio senso che unisce la fotografia ed il mondo del vino, essendo noi entrambi sommelier. Abbiamo chiacchierato con alcuni produttori di vino della nostra provincia che ci hanno descritto i vitigni da loro coltivati, descrivendoli con aggettivi “umani”. Perciò abbiamo deciso di rendere umani questi vitigni rappresentandoli attraverso ragazzi di vent’anni circa che stanno ora trovando la loro direzione e formando il loro carattere. Ognuno dei ragazzi, perciò, impersonifica un vitigno rappresentando la caratteristica “umana”.)
Breve Bio autori: ci siamo conosciuti perché entrambi sommelier di AIS Emilia – delegazione di Reggio Emilia. Samanta fotografa per passione, ed è iscritta dal 2006 all’Associazione REFOTO APS di Reggio Emilia. Ha partecipato a diverse edizioni di Fotografia Europea con mostre personali e/o collettive. Stefano fotografo di professione, alla sua seconda partecipazione alla manifestazione.
Mostra curata da Samanta Braga e Stefano Pilli
Mostra promossa da Associazione Italiana Sommelier – AIS Emilia – Delegazione di Reggio Emilia