DESCRIZIONE DEL PROGETTO:
GIOVAN BATTISTA TOSCHI UOMO DI CULTURA E FOTOGRAFO VIAGGIATORE TRA ‘800 E ‘900
Mostra fotografica incentrata su antiche e preziose fotografie di Baiso e di viaggi, scattate e sviluppate tra ‘800 e ‘900 da Giovan Battista Toschi, il cittadino più illustre della nostra storia. Uomo di cultura e studioso d’arte, di cui scrisse sui più importanti periodici dell’epoca, si occupò inoltre di tutela del Territorio, in qualità di Ispettore Onorario della montagna reggiana. Partendo dall’eccezionale materiale rinvenuto (centinaia di foto originali di piccolo formato), si farà una riproduzione ad alta risoluzione delle foto scelte per l’esposizione. La mostra sarà articolata in due sezioni: . La Baiso di Toschi, che rivelerà ai visitatori una Baiso sorprendente, con scorci mai raccontati prima, scene di vita quotidiana, i suoi calanchi, alcuni monumenti simbolo durante e dopo la loro edificazione, la sua gente ritratta in abiti del tempo. . I Viaggi di Toschi, con le foto delle città visitate all’estero e in Italia, che stupiranno per la loro modernità, mixando i monumenti a scene di vita reale, rivelandoci un Toschi precursore geniale, quasi un fotoreporter dei giorni nostri.
“Avere Vent’anni” nella mostra di Toschi “Avere vent’anni” significa guardare ancora il proprio borgo con gli occhi dell’affetto e del vissuto, ma, al contempo, volerlo lasciare per esplorare il mondo, vivere nuove esperienze per dilatare la propria visione di conoscenza. La mostra sulle fotografie di Giovan Battista Toschi, grande uomo di cultura vissuto fra l’800 e il 900, vuole condensare questi due momenti cruciali nel percorso di vita di molti giovani. Ad una Baiso “stretta” nei confini dei suoi calanchi, dei suoi scorci e delle scene di semplice vita quotidiana, fanno seguito i più larghi orizzonti dei Viaggi di Toschi, con vedute e monumenti di città lontane catturati non in maniera asettica, seguendo i canoni del tempo, ma con un taglio da esploratore “moderno”. Grazie a questa “freschezza”, le nuove generazioni possono trarre preziosi insegnamenti da queste immagini, sviluppare un senso critico nei confronti delle narrazioni storiche e riflettere sulla memoria visiva, fatto di estrema importanza, considerando l’attuale era dominata dall’immagine digitale.
Assieme alle fotografie saranno esposti oggetti personali, manoscritti, taccuini, lettere, a comprovare i rapporti di profonda amicizia con alcune delle figure più eminenti della Storia dell’Arte del tempo: Adolfo Venturi, il padre della Storia dell’Arte intesa come disciplina, insignito della cittadinanza onoraria di Baiso nel 1925, Corrado Ricci, archeologo e storico dell’arte oltre che senatore del Regno d’Italia, Giulio Cantalamessa, museologo, pittore e critico d’arte di alto profilo. Il progetto prevede la realizzazione di un catalogo, di filmati, infografiche e pannelli a supporto.